Il sito archeologico di Luceria (Canossa, Reggio Emilia), antico insediamento gallo-romano, sta per essere schiacciato da decine di condomini.
Già negli anni ’90 il pianoro era stato reso edificabile dal Sindaco Alfredo Gennari. Grazie all’intervento di Legambiente c’è stato qualche anno di pace: sono stati fatti nuovi scavi, il sito è stato aperto alle scuole e nel 2005 l’area è stata sottoposta a tutela archeologica dalla Soprintendenza, ma il Comune di Canossa ha mantenuto comunque edificabili circa 4000 mq di area tutelata. Era solo questione di tempo: infatti in questi giorni il consiglio comunale ha approvato l’adozione di una variante al piano regolatore che prevede la fusione di 3 piani particolareggiati e la trasformazione di una piccola area a ridosso degli scavi destinata a parcheggio in una grande area edificabile, proprio sul sito di Luceria.
Inutili fino ad oggi le proteste di Legambiente e le lettere del Soprintendente Malnati al Comune di Canossa. Tra i fortunati proprietari dei lotti che centuplicheranno il loro valore ci sarebbero due consiglieri comunali della maggioranza, Luigi Faietti e Giuliano Ciarlini.
Speriamo che qualcuno riesca a salvare Luceria!!!!!!!!!!!!!
Mille complimenti per l’articolo.
Per chi non conoscesse Luceria – Canossa (Reggio Emilia): Luceria è un importante sito archeologico
dell’Emilia Romagna. L’insediamento di Luceria fondato dai ligure, qui si
insediarono in modo pacifico anche i galli, divenne poi importante centro
romano. Posto all’ingresso della vallata dell’Enza, fu un importante punto
militare durante le guerre tra liguri e romani e poi importante snodo
commerciale, proprio qui si incrociavano la via Claudia (l’antica
“pedemontana”) e la strada che univa Brescello, porto romano, a Luni. E’ una
delle quattro città romane dalla carta d’Italia di Tolomeo. Riscoperta dai
Borboni nel Settecento venne sottoposto a scavi archeologici, che continuarono
per tutto l’Ottocento e il Novecento, ma improvvisamente negli anni Novanta il
pianoro è stato reso edificabile per la sua gran parte ed il sito è attualmente
abbandonato. Dai resti dell’antica città è possibile vedere sul versante di
Parma: il castello di Guardatone e la Guardiola di Traversatolo, mentre sull’
Appennino Reggiano, il castello di Rossena e la torre di Rossenella (castelli
di Matilde di Canossa).
Cara Anna, sono indignato; l’ennessima aggressione al nostro patrimonio storico e paesaggistico, e questo nella totale indifferenza per non dire complicità di una parte dell’establishment reggiano: meglio non toccare i costruttori, le coop ad esempio, che “danno tanto lavoro”.Quanto agli enti pubblici, hanno anche la faccia tosta di proporre la “Biennale del Paesaggio”.
So che a Quattro Castella c’é un’associazione attiva, e per quanto mi riguarda andrò avanti con cà Bertacchi.
Dobbiamo fare subito un elenco di tutti gli enti e associazioni che si adoperano per evitare il saccheggio del nostro patrimonio storico artistico e paesaggistico. Parliamone.
Condividiamo tutto ciò che ha scritto Carlo, dal 22 dicembre sono aperti i termini per fare le osservazioni alla variante Luceria. Vediamo quali associazioni interverranno.
Temiano che l’elenco delle associazioni, che si occupano di una reale tutela del territorio, sia breve!
Ecco la pubblicazione ufficiale della variante di PRG che coinvolge anche Luceria!!!!
Ogg: BUR n. 176 del 22.12.2010 periodico (Parte Seconda) Comune di Canossa (Reggio Emilia)
COMUNICATO
Avviso di deposito di variante al Piano particolareggiato di iniziativa
privata “P.P. 17 – 18 – 19” in variante al PRG ai sensi del combinato
disposto dell’art. 3 della L.R. 46/88 e s.m.i. e dell’art. 15 della L.R. 47/78 e s.m.
i. con l’art. 41 della L.R. 20/00 e s.m.i.
Il Responsabile del Servizio Urbanistica e Edilizia privata rende noto che
la variante al Piano particolareggiato di iniziativa privata “P.P. 17 – 18 –
19” in variante al PRG, adottata con deliberazione di Consiglio comunale n. 87
del 29/11/2010, redatto ai sensi dell’art. 25 della L.R. 47/78 e ss.mm.ii. e
comprensiva di Verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 12 D.Lgs n.
4 del 16/1/2008, è depositata, con i relativi atti tecnici, in libera visione
al pubblico per 30 giorni consecutivi dal 22/12/2010 al 21/1/2011 compreso,
nei giorni di martedì, giovedì e sabato (dalle ore 7,45 alle ore 13), presso il
Servizio Sportello dell’Edilizia del Comune di Canossa – Piazza Matteotti n.
28 (II piano).
Durante il sopracitato periodo e nei 30 giorni successivi e comunque non
oltre le ore 13 del 20/2/2011, chiunque potrà prenderne libera visione e
presentare osservazioni sui contenuti del Piano che saranno valutate prima dell’
approvazione definitiva.
Il Responsabile del Servizio
Simone Montruccoli
Sono un cittadino reggiano,ho appena letto sull’Espresso della lottizzazione approvata dal comune di Canossa nella zona dell’area archeologica di Luceria.
Mi domando se al comune di Canossa siete diventati tutti matti. Mi domando se in questo periodo in particolare vi sembra il caso di adeguarsi allo sfascio totale della cultura in Italia, diventando una specie di Pompei emiliana (intesa come esempio di totale insensibilità al nostro patrimonio archeologico).Mi domando inoltre se in una provincia come Reggio possa sembrare anche solo lontanamente necessario procedere oggi ad altre urbanizzazioni e ad ulteriore cementificazione del paesaggio. Come se quanto accaduto nel comune di Reggio negli ultimi decenni non avesse insegnato niente.
Mi auguro che siete ancora in tempo a scongiurare questa eventualità e risparmiarvi davanti agli occhi dell’intera Italia una così meschina figura.
D’accordo con Freddy666. Alla provincia di Reggio spetta il primato per il costruito e l’invenduto; non è proprio il caso di costruire ancora, di distruggere altro paesaggio e zone tutelate e archeologiche. E’ proprio su questi aspetti che si dovrebbe investire anche a scopo economico. Non ho letto niente sulla posizione della sinistra su questa questione
Mercoledì ci hanno chiamato in Provincia per parlare di Luceria!!
nello sfascio generale dell’archeologia in Italia segnalo quanto visto durante le recenti vacanze estive nell’isola di Giannutri: una villa romana imperiale splendida, con pavimenti a mosaico, pareti intonacate e- una volta- dipinte, musealizzata anni fa è da ormai 8 anni lasciata a sè stessa e alla rovina imminente di quanto si era salvato fino ad oggi, facile preda di chi si vuole accaparrare di souvenir archeologici: colonne, capitelli e altro. E tutto è all’interno di un parco naturale marino che dovrebbe fare accedere un numero limtato di persone. Hanno speso più di cartelli e recinzioni che di manutenzione dell’area.