In Calabria c’è un grave problema di comunicazione: i cittadini di Vibo Valentia sono affranti per lo stato di decadimento in cui versano la città moderna e i resti dell’antica Hipponion, mentre la Regione si batte per il riconoscimento da parte dell’Unesco del patrimonio etnoantropologico immateriale calabrese. Video e foto recenti mostrano della colonia greca di Hipponion mosaici sgretolati, mura antiche ferite dalle scritte incise da stupidi passanti, invase dalle erbacce, pericolanti.

Mura di Hipponion
Eppure la Regione Calabria ha partecipato nel mese di settembre alla Giornate Europee del Patrimonio organizzando per soli due giorni ben 9 mostre, la presentazione di due volumi, un evento e una conversazione su Caravaggio, il tutto allo scopo di “allargare l’orizzonte sul patrimonio culturale, riscoprire le nostre radici e migliorare anche la qualità della nostra vita”. Non saranno beni immateriali, ma non si poteva impiegare anche solo un po’ di tutto questo entusiasmo per ripulire gli scavi?